Brescia che si appresta a scendere in campo ma , ancora una volta, sono protagoniste le vicende extra campo: Pare infatti che sia questione di ore il disimpegno del Brescia nei confronti di Perinetti.
Sembra infatti che Cellino abbia deciso di sacrificare anche Perinetti sull'altare del proprio egocentrismo. Dunque se ne va un direttore sportivo che era arrivato a Brescia con un "palmares" di tutto rispetto ma che a Brescia, di fatto, non è mai riuscito a lavorare.
Non è il solo ad andarsene perché anche Ninkovic pare sia tornato in Serbia, sembra che alla fine il Brescia stia pensando di rescindere un contratto sottoscritto soltanto qualche giorno fa. Ricordiamo che Ninkovic era stato acquistato l'ultimo giorno di mercato dall'Ascoli, con il quale il giocatore serbo aveva rescisso il contratto ma lo stesso è reduce da un grave incidente stradale, addirittura il suo medico aveva detto che per lui la stagione era finita, evidentemente il Brescia non ha creduto al medico, ha fatto come San Tommaso, ha voluto metterci il naso ed adesso il risultato è che anche Ninkovic pare destinato ad essere tagliato.
Situazione dunque in casa Brescia che continua ad essere quanto più confusa, quanto più difficile da decifrare con la squadra che si appresta ad un'altra sfida molto importante e complicata, quella con il Chievo, dopo aver conquistato un punticino prezioso per la classifica ma soprattutto, io credo, per il morale, visto come è maturato, contro il Lecce: un due a due che ha visto la squadra di Clotet, l'allenatore catalano chiamato da Cellino al capezzale del Brescia, rimontare due gol ai pugliesi.
Adesso c'è il Chievo ma soprattutto una situazione interna societaria veramente indecifrabile.
Ciro Corradini