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Ieri il Brescia non è sceso in campo a causa del Coronavirus. Che cosa è accaduto? E' accaduto che nelle ore precedenti il match con la Cremonese che era in programma ieri sera alle 21 allo stadio Zini, è stata riscontrata la positività di un giocatore biancoazzurro.

Non essendoci i tempi sufficienti per effettuare il tampone anche agli altri giocatori della rosa bresciana, ecco la richiesta del Brescia Calcio di rinviare la partita, richiesta, come da protocollo, immediatamente accettata dalla Lega di Serie B. Da qui la decisione di rinviare la partita, non esiste ancora una data ufficiale ma si pensa al 14 di Novembre.

Dunque Brescia che osserva forzatamente un turno di riposo.

La Società biancoazzurra ha stabilito, nel corso di questo periodo contraddistinto dal Coronavirus, di non rivelare mai i nomi dei giocatori eventualmente positivi ma sembra che il giocatore in questione sia un giovane della Primavera aggregato alla prima squadra.

Si stanno effettuando tutta una serie di tamponi per gli altri componenti della rosa biancoazzurra al fine di verificare se altri giocatori sono incappati in questo problema.

Brescia che dunque deve rinviare il derby con i grigiorossi a data da destinarsi. Una prima ipotesi prevedeva che si giocasse oggi ma visto e considerato che sia il Brescia che la Cremonese saranno impegnati mercoledì in una gara di Coppa Italia, il Brescia riceverà il Perugia che ha eliminato l'Ascoli, il giocare oggi era praticamente impossibile.

Si spera dunque che non vi siano altri giocatori positivi: ricordo che in questo momento non sono a disposizione causa Covid Torregrossa e Ragusa che attraverso i social nei giorni scorsi avevano confermato di essere positivi al virus.

Per tornare a giocare in Campionato bisognerà attendere la prossima settimana quando affronterà al Rigamonti, Covid permettendo, l'Entella.

Situazione difficile quella del campionato di Serie B perché quella tra Brescia e Cremonese non è stata l'unica partita rinviata ma la situazione è difficile del resto per tutti ed in tutto il Paese, con il nuovo Decreto Ministeriale, con le nuove restrizioni che riguardano anche lo sport.

 

Ciro Corradini