Distanti ma uniti. Il motto della Lega Pro spiega al meglio la scelta del club in questi giorni di pausa forzata. Un’attenzione particolare al Settore giovanile, dai più grandi ai più piccoli.
“Per i gruppi dell’agonistica abbiamo inviato, tramite i preparatori atletici, dei programmi per rimanere in attività e mantenere il più possibile la forma - spiega il responsabile Pietro Strada -, per i più piccoli invece sono stati inviati alcuni video di esercizi ludico-tecnici (non fisico-atletici). Inoltre i mister in questi giorni stanno organizzando delle videochat con i propri gruppi per salutarsi e condividere un momento insieme”.
Alberto Felchilcher, il preparato motorio degli Esordienti, ha preparato dei giochi/esercizi che ha condiviso con il responsabile dell’Attività di Base di Salò, Fabio Norbis e Fabio Piantoni. Ogni giorno viene mandata una scheda ai vari gruppi, in modo che possano farli a casa anche con i parenti. Inoltre ogni allenatore sta predisponendo videochiamate di gruppo con l’applicazione “Zoom” per potersi sentire tutti insieme e mantenere una parvenza di normalità e il gruppo compatto anche a distanza”.
Non si ferma nessuno. Rigorosamente a domicilio le iniziative di Feralpisalò continuano, si plasmano alla situazione e cercano di offrire spunti, solluccheri, consigli tramite video tutorial, messaggi ed emozioni forti. A volte come la noia. Di certo immense come la nostra passione per il mondo verdeblù.
Anche e soprattutto il Settore giovanile sta collaborando affinché questa pausa sia vissuta nel miglior modo possibile: tanti i consigli arrivati a ragazzi e ragazze: come allenarsi in casa, come palleggiare senza romperei soprammobili (palline nella federa del cuscino e legata a un filo) e qualche suggerimento anche per non far annoiare i più piccolini.
I social coinvolgono tutti i "reparti": dalle ragazze alla Prima squadra maschile che ricorda a tutti (dopo Caracciolo e Zambelli, ecco i consigli di De Lucia, Rinaldi e Ceccarelli) di restare in casa, di pulirsi le mani e di rispettare le norme imposte. I ragazzi di V e VI categoria scalpitano per poter tornare a giocare e qualcuno partecipa ai flash-mob dalle finestre cantando l’inno di Mameli, supportati da famiglie che, oggi più che mai, si stanno dimostrando forti e con grandi valori.