Sabato pomeriggio va in scena la sfida salvezza contro il Lecce di Liverani al Rigamonti.Il Brescia è reduce dal ritorno in panchina di Eugenio Corini e soprattutto dal ritorno alla vittoria,una vittoria importante e preziosa quella conquistata dalla squadra tornata nelle mani del tecnico bresciano nel corso del match con la Spal.
Una vittoria che ha lasciato all'ultimo posto i romagnoli e che ha consentito al Brescia di muovere una classifica altrimenti da troppo tempo ferma.
Ora però bisogna dare continuità e per farlo il Brescia ha due impegni ravvicinati: il primo contro il Lecce e poi il recupero della partita che venne rinviata per la morte del patron del Sassuolo,Squinzi,squadra allenata dal brescianissimo De Zerbi.
Due partite che sulla carta sono abbordabili per il Brescia, due partite che potrebbero rilanciare nel borsino salvezza le quotazioni dei biancoazzurri.
Bisogna dare continuità ai propri risultati se si vuole centrare la salvezza: per farlo il Brescia dovrà piegare la resistenza del Lecce, squadra che ha cominciato benissimo questa stagione, squadra che ha un gioco, una fisionomia, che ha nel suo allenatore Liverani probabilmente l'uomo in più.
Ricordiamo che anche l'anno scorso in Serie B il Brescia trovò una piena opposizione da parte dei salentini che furono una della squadre che, dal punto di vista del gioco, più impressionarono.
Il Lecce non ha perso questa fisionomia, non ha perso queste caratteristiche: continua ad essere una squadra che si batte con grande determinazione, che ha un gioco, che ha alcuni giocatori che hanno esperienza di una categoria complicata e difficile come la Serie A, insomma un avversario tutt'altro che arrendevole, tutt'altro che semplice.
Del resto il Brescia deve forzatamente sfatare il tabù Rigamonti : serve una vittoria, finalmente, davanti al proprio pubblico, per rilanciare e poter guardare al 2020 con moderato ottimismo.
Ciro Corradini