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nov, gio

Metro-tranvia per il Garda e la Valsabbia? Sogno o realtà? Progetto o propaganda? Riprendiamo la dichiarazione del sindaco di Gavardo Davide Compaglio consegnata a facebook nei giorni scorsi. Occasione di riflessione...

 

Questa è la complessa domanda finale al quale uno studio di fattibilità tecnico-economico dovrà cercare di rispondere. l?altra mattina nella sala del Consiglio Provinciale ci siamo seduti intorno ad un tavolo con tutte le Istituzioni interessate a questa possibile infrastruttura.

Erano presenti i Sindaci dei comuni in cui dovrebbe passare la nuova linea partendo dal Sindaco di Brescia Del Bono (presente anche l'assessore Manzoni), Rezzato, Mazzano, Nuvolera, Nuvolento, Prevalle, Paitone, Prevalle, Gavardo, Villanuova e Roè, c'erano Presidente e VicePresidente della Provincia con alcuni Consiglieri Provinciali, i due Presidenti delle Comunità Montane di Vallesabbia e Alto Garda, il segretario della Comunità del Garda, Presidente e Direttore dell'Agenzia Tpl, c'era Brescia Mobilità, funzionari e tecnici della Provincia con il Segretario Generale, vi era a rappresentare la Regione l'assessore Rolfi e per il Governo il Ministro per gli Affari Regionali On. Gelmini.

Ad inizio incontro è stato evidenziato la positività di fare un incontro per discutere di un'opera sovraccomunale con presenti fin da subito i rappresentanti delle comunità locali. E' stato più volte ripetuto che se si fosse fatto così anche per il depuratore del Garda, senza forzature romane, le cose si sarebbero potute indirizzare in ben altro modo. Per quanto riguarda il tema della mattinata è chiaro che questo si inserisce all'interno delle grandi trasformazioni  in corso nel trasporto provinciale tra viabilità su rotaia e quello su gomma.  Un tema molto complesso che per quanto ci riguarda interessa solo il quandrante est della provincia. Una riunione plenaria che si può riassumere in una domanda: è fattibile un servizio su rotaia in direzione Vallesabbia/MedioGarda?

La risposta, credo, nessuno è in grado di formularla (poi tutti ci dilettiamo con nostre idee più o meno concrete) ed è necessario affidarci a persone molto esperte che attraverso uno studio specifico analizzino in via preliminare l'ipotetico tracciato, l'investimento iniziale per realizzare l'infrastruttura e il successivo costo di gestione. La Provincia ha proiettato alcune slide con un ipotetico percorso adiacente alla tangenziale e uno sulla vecchia statale. Due ipotesi chiaramente che servivano solo per quantificare i km della tratta pari a circa 18.

Uno studio di fattibilità potrà trovare il tracciato adeguato anche in base alla tecnologia di traporto scelta. Per il costo dell'infrastruttura (si ipotizza più di 1 miliardo di euro) difficile utilizzare i fondi PNRR che richiedono tempo di realizzo troppo breve (entro 2026) ma ci potrebbero essere fondi disponibili nei vari ministeri. Praticamente o si sfrutta il momento o non se ne parla più per secoli. Sui costi di gestione il problema è molto più complicato e complesso. Ad oggi sicuramente non sostenibile dagli enti locali, ma nemmeno dall’Agenzia di Tpl a cui non vengono neanche girate risorse per garantire un adeguato servizio bus provinciale. Se i costi di gestione non sono sostenibili, chiaro che l'operazione non è fattibile.

Seppur argomento non correlato al tema della mattinata si è anche evidenziato da parte dei Sindaci la necessità urgente di intervento almeno allo svincolo di Mazzano per ridurre le lunghe code in tangenziale e che vengano attuate misure per la riduzione dell'incidentalità lungo la tratta.

In conclusione si è deciso di promuovere un protocollo di intesa che permetta di redarre uno studio di fattibilità che evidenzi in breve tempo se l’ipotesi tranvia è fattibile o solo un illusione. Se lo studio dirà che ci sono margini per continuare si cercheranno i fondi altrimenti andremo avanti e indietro da BS ancora con la nostra SS45bis.