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Grande partecipazione, domenica 3 novembre, alla solenne commemorazione del 106° anniversario della fine della Prima guerra mondiale e della Giornata dell'Unità nazionale e delle forze armate.

Complice la giornata soleggiata e calda, una Riva del Garda colma di gente ha assistito al passaggio della sfilata e alle varie tappe della cerimonia; ma anche la chiesa arcipretale di Santa Maria Assunta, dove il parroco don Dario Silvello ha officiato la messa in memoria dei Caduti, era quasi completamente piena. Erano presenti il sindaco Cristina Santi, il vicesindaco Silvia Betta e la Giunta municipale con una rappresentanza del Consiglio comunale guidata dal presidente Salvatore Mamone, con una folta rappresentanza delle istituzioni e delle forze dell'ordine nonché delle associazioni combattentistiche e d'arma.

 

L’inizio è stato alle 10 con gli onori al gonfalone del Comune di Riva del Garda e l’alzabandiera al pilone della vittoria, a seguire la sfilata con in testa la fanfara alpina lungo via Gazzoletti, piazza Cesare Battisti, piazza Garibaldi, via Mazzini e l’arrivo in piazza Cavour per la messa. Dopo la quale il corteo si è rimesso in marcia alla volta del monumento a Cesare Battisti e a quello ai Caduti del mare, dove si sono svolte le cerimonie di deposizione delle corone di alloro. L’ultima tappa è stata all’ara dei Caduti in piazza San Rocco, con l’allocuzione del sindaco, l’esecuzione dell’inno nazionale e la deposizione della corona d’alloro.

«Un pensiero speciale va oggi anche a tutti coloro che indossano con orgoglio la divisa delle nostre forze armate -ha detto, tra l’altro, il sindaco Santi- e ai loro familiari che sostengono il valore di questa scelta. Professionisti che ogni giorno si impegnano con dedizione e coraggio per proteggere la nostra sicurezza e sostenere la pace anche in complesse missioni internazionali. Tra qualche giorno, il 12 novembre, ricorre il ventunesimo anniversario della strage di Nassirya: un pensiero va anche a quei Caduti e ai loro cari».

«Ricordare le vicende della Prima guerra mondiale -ha aggiunto il sindaco- è un impegno presente e futuro e un’occasione per riflettere sul valore della nostra identità e della nostra unità. Ogni giorno dobbiamo lavorare insieme, come comunità, per preservare questa unità, per costruire un'Italia migliore, più giusta, inclusiva e solidale. Siamo chiamati a essere cittadini attivi, a rispettare e promuovere i valori della democrazia e della convivenza pacifica».

Il sindaco ha concluso rivolgendo «un pensiero di pace a quei popoli che si trovano in territori di guerra dove la crudeltà sembra non avere mai tregua».

Dopo la cerimonia, delegazioni hanno deposto corone d’alloro ai monumenti ai Caduti a Sant’Alessandro, a Varone, al monumento ai Caduti e alla stele dei Martiri del 28 Giugno 1944 presso il cimitero al Grez, al cippo di Alois Štorch, al cippo alpino alla chiesetta di San Michele, al cippo della Medaglia d’oro Bruno Galas e al Cristo silente.