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La 27ª rassegna «Ottobre a teatro» propone sabato 5 ottobre la filodrammatica di Verla con la commedia in due atti comici in dialetto trentino di Lorenzo Dalmonech «A seguire la farsa».

Ireneo, neo pensionato, decide di dedicarsi a realizzare un sogno che da tempo teneva nel cassetto. Si rifugia in uno scantinato, appena sistemato, convinto che in quel sito nessuno possa disturbarlo. Ma, forse non aveva fatto i conti con la moglie, le amiche della stessa, il vicino e i suoi figli, che sapendo del suo nuovo stato sociale passano a salutarlo. Riuscirà Ireneo a realizzare il proprio sogno? Un inaspettato imprevisto sconvolge tutto quanto.

Regia di Rino Micheletti e Lorenzo Dalmonech, in scena Cristian Monauni (Ireneo Bisanti), Silvana Ress (Artemia Bisanti, moglie), Leonardo Monauni (Ezio Bisanti, figlio), Rocco Belz (Ernesto Bisanti, figlio), Gianluca Nardon (Graziano, amico dei figli), Monica Holler (Adele, tutor dei ragazzi), Mariano Monauni (Damaso, vicino di casa), Giulia Brugnara (Ada, pensionata amica di Artemia), Silvana Devigili (Eda, pensionata amica di Artemia), Anita Pedri (Ida, pensionata amica di Artemia), Camilla Clementi/Valentina Rossi (Zefirina Trufolon, talent scout). Luci e suoni Cristiano Rossi, costumi Ernesta Clementi e Anita Pedri, scene filodrammatica di Verla, foto di scena Diego Rizzolli, manifesto Valentina Rossi, direttore di scena Mauro Rossi.

La compagnia

La filodrammatica di Verla di Giovo si costituisce nel 1902, quando si realizza l’oratorio parrocchiale. Già negli anni precedenti c’era un’attività teatrale: le commedie venivano rappresentate all’aperto, oppure in qualche sala messa a disposizione dalla Parrocchia. Con il nuovo teatro, il lavoro degli attori è proseguito negli anni, interrotto solamente dagli eventi bellici. Di generazione in generazione, i figli sostituivano i genitori, fino agli anni Settanta del secolo scorso: la filodrammatica presentava ai compaesani soprattutto drammi strappalacrime, alla fine dei quali veniva proposta la “farsa”, per risollevare il morale al pubblico. In quegli anni la filodrammatica era esclusivamente maschile; poi, piano piano, finalmente si è passati a coinvolgere anche le donne. Proprio in quel periodo, si è cominciato a proporre testi in dialetto trentino, fino ad arrivare ai giorni nostri, con commedie dialettali scritte da Lorenzo Dalmonech e messe in scena con successo in vari teatri del Trentino.

Ingresso

L’ingresso costa 8 euro (tranne lo spettacolo del 26 ottobre, 10 euro), abbonamento alle sei serate a 42 euro. Prevendita di biglietti e abbonamenti tutti i venerdì e giovedì 31 ottobre, sempre all’oratorio dalle 15 alle 18. I biglietti si possono acquistare anche la sera dello spettacolo, all’entrata del teatro a partire da un’ora prima dell’inizio. Informazioni: 338 6886442 (Daria).

Lo spettacolo va in scena al teatro parrocchiale all’oratorio Don Bosco con inizio alle ore 20.45.

La rassegna di teatro amatoriale dialettale «Ottobre a teatro», organizzata dalla compagnia I Sarcaioli con il patrocinio del Comune di Riva del Garda e di Cofas (Compagnie filodrammatiche associate) e il contributo della Cassa Rurale Alto Garda-Rovereto, propone una selezione di sei spettacoli tra i più interessanti del momento in Trentino, con il mandato di sostenere il teatro delle piccole compagnie e filodrammatiche e l’uso del dialetto. Una formula che da un quarto di secolo incontra un gradimento entusiasta e lusinghiero, con la quasi totalità degli spettacoli sold out già parecchi giorni prima del sipario.

Gli appuntamenti seguenti

 

sabato 12 ottobre

Folodrammatica Sopramonte

Ajo

di Valerio Di Piramo

 

sabato 19 ottobre

Filodrammatica La Logeta (Gardolo)

Vizini de casa

di David Conati

 

sabato 26 ottobre

Giardino delle Arti (Trento)

Voglio vivere così

commedia musicale di Luisa Pachera

 

domenica 3 novembre

Filo Bastia (Preore)

En gran ribalton

di Brunetto Binelli