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nov, gio

Si è svolta nei giorni scorsi sul Lago di Garda una complessa attività SAR coordinata dalla Guardia Costiera, che ha visto impiegate tutte le risorse di soccorso presenti lungo le coste del più grande lago d’Italia alla quale hanno preso parte più di cento persone, 20 unità navali, un elicottero, in sette diversi scenari.

E’ stata simulata una improvvisa e violenta perturbazione che ha attraversato il lago da nord verso sud con allarmi generati sul 112 NUE e sul numero 1530, che hanno fatto scattare l’impiego delle cinque unità della Guardia Costiera di Salò, oltre alle unità navali dei Vigili del Fuoco di Riva, Bardolino e Salò (impiegate tramite le rispettive sale operative dei Comandi Provinciali di Trento, Verona e Brescia), della Polizia di Stato di Peschiera, dei Carabinieri di Torri, della Guardia di Finanza di Salò, della CRI di Bardolino (idroambulanza del 118) e un'unità navale dei Volontari del Garda, che ha messo in atto, per le ricerche di profondità di un disperso (manichino inabissato e poi intercettato e recuperato su un fondale di oltre 20 mt), la loro strumentazione sonar, rov e drone subacqueo.

Gli scenari, tutti realistici, per l’impiego di simulanti delle varie protezioni civili presenti sul lago, hanno visto il recupero effettivo di un windsurfista a Torbole, una persona con sup a Limone, due unità da diporto alla deriva tra Garda e Desenzano, messe a disposizione dalla Lega Italiana Navale e in ultimo l'impiego di un traghetto - Nave Brescia - della Navigazione Lago di Garda - nell'ambito del progetto formativo interno della stessa società di navigazione denominato "Home Academy", ove si è simulato un incendio a bordo, un infartuato, persone in acqua e, in ultimo, l’evacuazione effettiva di venti passeggeri della protezione civile di Garda.

Impiegato anche un elicottero della Guardia Costiera di Sarzana per la ricerca di un windsurfista non rientrato dall’attività sportiva iniziata nella prima mattinata dalla località Campione del litorale bresciano. Dopo avere intercettato il manichino (appositamente lasciato alla deriva da una motovedetta nella prima mattinata) dal velivolo della Guardia Costiera è stato eseguito il lancio del soccorritore marittimo, che ha poi provveduto al recupero a bordo mediante operazione di verricellamento.

Utilizzata, altresì, un’unità di Comando locale del Vigili del Fuoco di Brescia per le ricerche di profondità e di superficie poste in essere alla baia del vento.

L’attività, di fondamentale importanza per testare il dispositivo SAR, è servita a confermare la sinergia ormai consolidare tra i vari Enti dello Stato che, sotto il coordinamento della Guardia Costiera, si sono addestrati, ognuno per le specifiche competenze, a rendere sempre più efficiente ed efficace l’attività di soccorso e pronto intervento sul Lago di Garda.