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nov, gio

E’ giunta alla Sala Operativa della Guardia Costiera del Lago di Garda nel tardo pomeriggio di ieri la richiesta di soccorso da parte di un diportista, che, uscito per una battuta di pesca sportiva, con il calare della sera, che ha coinciso con il fenomeno di una nebbia molto fitta presente su tutto il Lago, ha perso l’orientamento, non riuscendo più a navigare per fare rientro in porto. Ad aggravare la situazione del diportista un leggero urto dell’unità con il basso fondale, senza, però, causare infiltrazioni di acqua.

La Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò, nel dare immediati consigli al malcapitato, mantenendo un costante contatto telefonico con lo stesso, si faceva condividere le coordinate geografiche relative alla posizione tramite smartphone, al fine di poter passare il punto preciso ai guardiacoste del GC A58, subito impiegati nella ricerca.

Una volta raggiunta l’unità da diporto e accertato che il diportista fosse in buone condizioni di salute e che l’unità potesse navigare in autonomia, l’Equipaggio del GC A58 lo instradava a lento moto fino al porto Le Sirene di Salò.

Tutto è bene quel che finisce bene, ma è opportuno sensibilizzare i diportisti nel non avventurarsi in navigazioni con fitta nebbia, soprattutto allorquando si tratta di natanti privi di sistemi radar o di cartografia elettronica. Infatti, con la scarsa visibilità che c’era ieri sera nel Lago, in alcuni punti anche sotto i 10 metri, i punti fissi quali segnalamenti notturni, ovvero le luci di costa, non erano più visibili e, come nel caso appena descritto, è stato necessario richiedere l’intervento della Guardia Costiera che è prontamente intervenuta in soccorso del diportista.